Le mie avventure


Ultima avventura :

Risparmiare per la Dea - Febbraio 2014

Essendo un fortunato servo di Lady Fetishdea ho il dovere di contribuire al suo benessere facendo sacrifici e rinunce per Lei. Lady Fetishdea ha su di me un controllo tale da rendermi un burattino nelle sue mani. Una sera come tante dopo averle annunciato la periodica donazione che devo fare come mio dovere la Dea mi ha scritto: da questa sera metterai da parte anche le monete che ti ritroverai in tasca e, tenendomi costantemente aggiornata sulla somma, decierò quando le dovrai versare alla tua unica e Dea, le aggiungerai alle altre donazioni, di modo da rendere la mia vita più comoda.
Così dopo questa richiesta ho iniziato e, piano piano, nell'arco di 2 mesi ho ricevuto l'ordine questa sera: "èl'ora di versare il contenuto di monete nel barattolo alla tua Regina, da domani inizierai a raccogliere di nuovo." Non appena letto la richiesta della mia Signora ho così eseguito imediatamente.
Lei sa come spremermi e come disporre di me, difatti ogni mese devo cercare di aumentare la cifra destinata a Lei, rendendo la mia vita più misera e facendo sempre più rinunce. Grazie mia Unica DEA , che ha il potere di disporre di me come meglio crede. Servo sassolino, proprietà di Lady Fetishdea!

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Slave sassolino

Ho lavorato per 10 anni come agente di polizia


Ho lavorato per 10 anni come agente di polizia. Eravamo un piccolo gruppo di 4 donne e 4 uomini. Il nostro capo è sempre stato un uomo. Ma ora abbiamo una donna per la prima volta come boss. Un Lunedi mattina siete arrivata Voi,Dea padrona come nostro nuovo capo. La mia bocca si spalancò di sorpresa. Lei era la donna più bella che avessi visto in 10 anni. Lei è la bella donna di cui ogni uomo sogna. Io sono il nuovo capo chiamato Dea,disse Lei. D'ora in poi la leadership qui cambiera e sicuramente cambieranno le cose. Le donne saranno d'ora in poi vestite da Donne e con le gonne.
Voi uomini mi aiutate in alcune cose da appendere nel mio ufficio. Abbiamo camminato come pecore miti dietro a Voi. Era già chiaro chi era il capo. Abbiamo tutti preso un piatto con un testo da appendere. C'era un testo "le donne hanno il Dominio del mondo". Io avevo il testo gli"uomini ascoltano meglio in ginocchio". C'era un testo "le donne sono superiori". Ora voglio che tutti voi leggiate il testo ad alta voce. E 'stato molto umiliante per noi, ma noi obbediamo. I nostri colleghi di sesso femminile hanno avuto molto da ridere. Avevamo anche una frusta appesa in ufficio. Con il testo "una donna con una frusta sa come convincere un uomo".
Ascoltatemi attentamente, vado al comandamento successivo. Ogni uomo fa una coppia con una donna. La donna è il capo e l'uomo la ascolta. Volevo protestare, ma .... Stai zitto! Vi ho dato il permesso di parlare? Hai d'ora in poi soltanto il permesso di parlare solo quando una donna ti dà il diritto di parlare. Questa era la seconda volta questa mattina che mi hai umiliato. Ripeti quello che dico "Posso solo parlare quando una donna me lo dice".Ho fatto quello che mi ha ordinato Padrona Dea. Oggi siete una copp conia Christine.
Christine era bella con sua gonna di polizia. Fino al giorno d'oggi sono stato sempre stato sfottuto ed umiliato da Christine. Ma quel periodo era terminato,ora avevamo un nuovo capo, Dea padrona.
Al termine del servizio siamo dovuti andare nell ufficio di Mistress Dea. Come è andata oggi Christine?Chiese Dea.Io provai a rispondere, ma Dea Padrona mi fermo direttamente. "Non hai imparato niente da questa mattina stupido?" Dea padrona chiese. Capo,sono spiacente non accadra più. Dopo la mia punizione non accadra certamente più. Cosa? Non riuscivo a credere alle mie orecchie .... "Dopo la mia punizione?". Christine prosegui pure.Come e andata oggi.. Beh capo, Andrew non e stato così obbediente oggi. Egli ha voluto fare quello che voleva ed è stato brutale contro di me. Esattamente quello che ho pensato, è questo Andrew? Sì, signora, è vero quello che dice Christine. Da adesso mi chiami Dea Padrona, schiavo Andrew. E 'chiaro? Sì, Dea padrona.Christine e chiaro che dobbiamo insegnare ad Andrew il rispetto per le donne. E subito lei mi afferrò per il braccio e mi ha spinto contro la sua scrivania. Dammi le manette Christine! lo prendiamo per i polsi. E Mistress Dea prese la frusta del suo luogo. Christine tiragli giu i pantaloni cosi posso segnargli il culo per bene. Dopo ogni frustata pronunci un testo ad alta voce di quelli che sono appesi nel mio ufficio! "Smack" "le donne hanno il Dominio del mondo" "Smack" "le donne sono superiori" "Smack" " gli uomini ascoltano meglio in ginocchio". Christine ridacchiò . Qui mi piace capo!. Ma venne da ridere a tutti. Che forza aveva Padrona Dea. Avevo le lacrime agli occhi. E 'stato così umiliante da piccolo ho preso un sacco di botte sul sedere. Non riuscivo a resistere.Avevo le lacrime sulle guance. Ho iniziato a chiedere perdono alla Dea Padrona di fermarsi. Ma Dea Padrona si mise a ridere. Dovreste sentirlo, chiedi perdono a Christine. Non è carino quando egli implora? Sì, è carino disse Christine.Forse non sono abbastanza cattiva con la frusta?Ma naturalmente dobbiamo farlo soffrire,vero Christine. E Christine era un talento naturale. La ragazza che una volta ho operato ora mi salva con una frusta. la prego la trattero con rispetto, Christine si fermi e obbedirò da ora in poi. Il mio culo faceva male,piangevo e le lacrime erano gocce.
Andrew piangi come un bambino disse Dea Padrona. Forse sei un bambino? Christine tiragli giu le mutande in cosi si può vedere se si tratta di un bambino grande o un ragazzino. Hahaha Christine rideva, non ho mai visto un pene piu piccolo. Christine ha detto,che quello e un pene piccolo! Questo lo debbo dire immediatamente alle altre colleghe femminili Il nostro macho è in realtà un ragazzino. Quel pene si merita di essere torturato disse Dea Padrona e cominciò a punire i miei genitali con una spazzola per capelli. Au au au Dea Padrona la prego di smettere ho cominciato a chiedere.. Dea Padrona si mise a ridere "è un'arte punire il tuo piccolo Dick", ha detto. Se smetto di torturare il tuo cazzo poi lo debbo rinchiudere in una gabbia. Au au au pregai Padrona Dea la prego lo chiuda in una gabbia. Ma questo significa che sarai il mio schiavo. E che decidero se puo essere eretto e quando potra ejaculare.. Sei sicuro di voler essere il mio schiavo? Oh, Dea Padrona la smetta di punire il mio cazzo per favoremi lasci essere il tuo schiavo.Le obbediro in tutto! E vuoi essere schiavo di Christine? Si Padrona Dea ho esclamato, stop per favore. E sarai anche lo schiavo delle altre donne che lavorano qui? Si Padrona d'ora in poi serviro tutte le donne qui. Bravo ragazzo! Una buona decisione. Christine mi passi la gabbia per chiudere questa cazzo patetico per sempre. Così è macho. Dove si trova ora il tuo orgoglio? Dov'è il tuo potere?. Abbiamo tutto di te.Il potere sul tuo cazzo è ora della Dea Padrona.
Come trovi Christine oggi?La trovo molto bella e femminile,dissi.Certo rispose Dea e tu ti senti un vero uomo?
. Sì, certo ho detto. Lo sai per certo? disse Dea PadronaDovvresti considerare il tuo stato attuale qui oggi con il cazzo in una gabbia e devi pregare noi per liberartelo. Ti senti ancora un uomo? Bene, ora se dice così Padrona non proprio no. Quindi ... se non sei un uomo, allora sei una donna! E una donna dovrebbe andare vestita come una donna non ti pare? Sì Dea Padrona ha ragione. Come sempre ragione. Beh, se ho ragione, perche non mi chiedi che ti vesta da donna. Oh no, non ho intenzione di farlo! Oh no Dea Padrona. Christine Penso che abbiamo bisogno di nuovo della frusta. No per favore Padrona Dea non più la frusta.La prego padrona mi vesta da donna.Si la prego di vestirmi da vera donna, Padrona. Padrona posso indossare mutandine? Christine e padrona ridevano istericamente quando ho detto questo. La prego Padrona Dea posso indossare mutandine rosa piccole in modo che sembro come una donna. Sì, è possibile schiavo! Posso indossare una gonna come Mistress Christine? Sì, è possibile schiavo!
In un giorno Dea Padrona mi aveva trasformato da macho in una femminuccia il cui cazzo era chiuso in una gabbia. Da quel giorno non ho mai maltrattato Christine ma obbedì ogni desiderio. In una settimana di tempo Padrona Dea cambio i nostri uomini macho in di schiavi obbedienti. Abbiamo dovuto leccare le fighe delle nostre colleghe ogni giorno e chiedere pieta per avere rimosse le gabbie dai nostri cazzi. Le donne ci risero in faccia,dicendo Sissy, voi rimanete con il cazzo imprigionato, ragazzi!
Grazie Padrona Dea che io possa essere il tuo schiavo!


Donazione per ricarica telefonica da slave sassolino

Mia Dea. Felice di aver contribuito ad alleggerire le sue spese le scrivo come detto per telefono due parole che,solo se vuole, potrà mettere sul suo bellissimo sito.
 
Come spesso mi succede oggi ho sentito il bisogno di fare una ricarica alla mia Dea. Una ricarica periodica che faccio per alleggerire le sue spese (dopotutto i servi servono anche a questo). Non vedevo l'ora di uscire da lavoro con l'eccitazione a mille per precipitarmi a farle il dovuto omaggio.Prima di compiere il mio dovere ho avuto il piacere immenso di sentirla al telefono per dirle che stavo per farle una ricarica.Poi, una volta effettuata la transazione uno stato di benessere e di eccitazione mi ha avvolto. Con la ricevuta in mano le uniche parole che mi hanno riempito la mente sono state:grazie Signora per avermi permesso di servirla un'altra volta!!! Dobbiamo tutti noi servi prodigarci a fare qualche rinuncia e sacrificio per permettere alla Signora di vivere negli agi, dopotutto lei è una Dea, una ceratura superiore a noi comuni sevi.


Ho scelto la mia Mistress - Febbraio 2012


Posso risalire alla mia indole di sottomesso indietro di 40 anni , allora ero un ragazzino di 10 anni.
Ora ho una famiglia ed una ottima posizione professionale e sociale , chi mi conosce dice che sono fortunato , che non mi manca nulla, nemmeno la soddisfazione di essermi creato tutto cio' che posseggo ora da solo !
Oggi , a 50 anni di età , concretizzare cio' che desidero da sempre è diventato così forte che nulla di cio' che posseggo è soddisfacente , sento che per esser un individo completo e realizzato devo dare vita ai miei desideri piu reconditi , e' per questo che l'avventura ebbe inizio.

Non potevo scegliere Mistress sbagliata per il mio tanto desiderato incontro atteso per 40 anni, ho cercato per 40 anni la mia Mistress ideale , ogni sito e giuda di Dominatrici è stato da me scandagliato tanto da imparare a memoria nomi, discipline ed ogni dettaglio di tutte le Mistress del panorama mondiale , spesso viaggio per lavoro , quindi da solo, in asia , in germania , francia , avrei potuto concedermi incontri in ogni uno di queste nazioni, ma sempre qualche cosa non è andato bene nell approccio via mail, capivo pero' che per il mio primo incontro dovevo scegliere la migliore , chi mi avrebbe saputo giudare nella strada per il raggiungimento della mia completezza, la Mistress con piu qualita' e garanzie !

Chi impersona il meglio è senza dubbi Mistress Fetishdea !
Esempio di dominazione innata, elevata ai massimi livelli dall'intelligenza di questa Donna che l' essere LEADER le scaturisce dal cuore Mistress.
Il primo incontro con Lei avrà sempre un posto speciale nella mia mente.
Ecco finalmente il giorno dell' incontro ,ero seduto nella mia macchina, il mio cuore correva all impazzata , ero nervoso, preoccupato, non sapendo cosa aspettami, ma qusto stato d animo mi piaceva ,era un tormento delizioso e non avrei voluto una sensazione diversa da quella che stavo provando ora.

Seguii le isrtuzioni ricevute dalla mia Mistress Fetishdea su come raggiungere la sua casa , parcheggiai dove Lei mi ordino' e subito dopo la porta si aprì, cosi' subito che non avevo nemmeno il tempo di pensare e mi trovai che avevo varcato la soglia di casa ed ecco la sua presenza , una Donna reale. Lei fa una risatina lieve vedendomi emozionato, chiaramente anticipando la prospettiva di trovarsi davanti un sottomesso alla sua prima esperienza , gia alla prima occhiata compresi che Lei avava compreso chi io fosi , quali le mie paure ed aspettative, i suo occhi celesti brillavano di felicita' nel vedermi cosi' remissivo .
Gentilmente mi indico' con la mano guantata il salone da raggiungere , ero davanti ad una visione. Una Donna estremamente attraente, vestita con un abito di pelle nera stretto, stivali a lunghezza della coscia, una visione del tutto superiore alle mie aspettative, appoggiai sopra al tavolo bianco la mia busta con il dono per questa giornata che si prospettava fantastica .
Lei mi dice di spogliarmi mentre mi guarda intensamente, in piedi nudo davanti a lei non ero per nulla in imbarazzo , ero concentrato solo su Lei e sull' eseguire i suoi ordini .
Le sue labbra si schiusero in un sussurrato : ''inginocchiati davanti a me ora'' , indicando il pavimento, cado a quattro zampe e non oso guardarla ,ero nudo in presenza di Colei che avevo sognato da 40 anni , sussurro' '' bacia i miei stivali ,servo'' e mi strinse le braccia dietro la schiena con delle polsiere di cuoio nero , al lieve tocco delle sue mani sulle mie braccia nude la mia testa era sotto il suo controllo e tutto dopo soli 10 minuti in sua presenza, Lei ha il potere di appropiarsi della mia mente con semplicita' , senza usare toni alti .
Obbedisco all ordine del bacio, Lei mi si avvicina , la sento arrivare ed il mio cuore ha un balzo, la mia mente percorre gli anni trascorsi alla ricerca della mia Mistress perfetta ed ora non ho alcun dubbio,
sono estasiato da questa visone, sensazione di magnificenza , di benessere , voglio essere suo per sempre , suo prigioniero .
Mi dice di seguirla, e come non potrei , è solo Lei che voglio, mi prende per il collare nero che mi ha fatto indossare , mi trascina lentamente , tanto da perdere il senso del tempo , la seguirei ovunque , lascerei tutto per Lei,
vivrei solo di Lei , ecco , questo è cio' che intendo appartenere, mi dirige all aperto , nel giardino spoglio , freddo, sono nudo, non mi importa se saro' visto, Lei mi si pone davanti , sorride , e mi chiede se voglio andarmene ,
non esce suono dalla mia bocca, faccio cenno di no con la testa, è come mi avesse ipnotizzato, incantato .
Mi fa camminare a 4 zampe , le ginocchia dovrebbero duolermi , ma non me ne accorgo, la braccia non le sento nemmeno, ma non m importa , mi fa stendere al suolo , non so dove mettere le braccia , trovo una posizione , Lei si avvicina, ride piu forte ora , un giuzzo le scorre negli occhi celesti , si solleva la gonna stretta , si avvicina alla mia bocca e dice : '' apri la bocca, tieni gli occhi aperti , fidati, andra' tutto bene'' sento scorrere il suo nettare , caldo , fumante visto che la temperatura esterna è di certo di 1, 2 gradi, non avrei pensato accadesse tutto cio', non lo avevo previsto, ma è il dono piu bello per questa giornata che è la prima della mia nuova vita .
Tutto scorre al meglio, sento il suo nettare entrare a gocce dentro la cavita' della mia bocca, Lei dice '' ingoia ora e riapri , non è finita qui'' , starei cosi' per ore , ora non sono piu gocce ma un rivolo leggero, caldo, profumato che mi indonza non solo ma bocca ma anche la mente.
Con indifferenza si alza , si rimette a posto l abito nero , alza lo sguardo al cielo , non si degna di me, ma so che mi ha guardato e so che è contenta di me,
mi dice di seguirla, mi ci vuole un po visto che ho le braccia ammanettate e non so come avevo fatto a mettermi steso, ma ce la faccio, la seguo come posso , entra in casa , si avvicina al tavolo bianco, prende sigaretta e fiammiferi e fuma lentamente una sigaretta , le sue labbra sono rosa opache , la sigaretta ora ha il segno del suo rossetto impresso sulla carta, come vorrei avere anche io quel segno rosa sulla mia pelle, ma so che è un ardire solo pensarlo.
Si avvicina, mi libera le braccia , fa segno di porgerle una mano , versa la cenere che si è formata nel palmo della mia mano che le offro in forma di devozione , lentamente scrolla la cenere , mi guarda , come a rimpreverarmi per averla guardata, non parla ma capisco bene cio' che vuole, abbasso lo sguardo al pavimento, fuma la sigaretta , alla fine fa colare la sua saliva sul mio palmo , avvicina la sigaretta al mio palmo, di riflesso sposto la mano , allo stesso tempo arriva sulla mia guange un ceffone che rompe il silenzio, mi dice di fidarmi , prende la mia mano e spegne la sigaretta sulla saliva che stagna sul mio palmo.
Non sento nessuna scottatura, che stupido sono stato ad aver timore , ripiega la sigaretta sul mio palma con un semplice gesto, mi richiude la mano e dice che posso portare a casa il mozzicone .
Avro' con me il segno delle sue labbra per sempre ed il ricordo di Lei nella mia mente,
dice che posso rivestirmi , con un cenno della testa ringrazio , guard l orologio e non posso credere che siano trascorse 2 ore .
Esco di casa con il pensiero di rivederla presto e le chiedo autorizzazione di palrarle, Lei accetta , le chiedo , '' quando potro' rivederla Mistress Fetishdea ? '' e Lei risponde , stasera , tra 3 ore, mi accompagnerai a cena, ora va e ritorna tra 3 ore !
Incredibile ...e chi se se va .......
servo imprenditore di successo.



L'uomo di successo viene rivelato schiavo pubblicamente    scritto da Valter

La serata per la visione del mio film era stata perfetta e Mistress Fetishdea una splendida padrona di casa. In giacca e pantaloni grigio scuro, con un paio di stivali di velluto bordeaux, la sua vista mi faceva pensare alle descrizioni di Petrarca per la sua bella: magari aggiornata a questi tempi un pò perversi...
Seduta al centro della veranda fissava gli ospiti che si complimentavano con me... ricevevo quegli omaggi senza scompormi troppo, è bello sentirsi ammirati, invidiati... anche se sai che magari qualcuno ti sta pure dando del borioso e non aspetta altro che l'occasione per trovarti  difetti. Stavo giusto pensando alla difficoltà di gestire il successo,  quando vedo  un sorriso lievemente ironico sbucare sulle labbra della Mistress che all'improvviso battè le mani:  senza una spiegazione  apparente mi sentii nervoso.
- Miei cari ospiti, sapete una cosa? l'uomo che state onorando ha espresso un desiderio.
Sentii un tiepido... ohhh di sorpresa e cercai di abbozzare un sorriso.
- Sapete quale? Vuole  essere il mio schiavo, vuole subire ogni tipo di umiliazione da me, vuole essere umiliato in ogni maniera. Gli ho domandato - ma pubblicamente-  E lui ha risposto di si. vero?
Inghiotto un po' di saliva, magari la Mistress vuole scherzare un po'.
- Ma  sapete cosa desidera più di ogni altra cosa? Dillo, cheri, dillo. ora è troppo emozionato, ve lo dico io. Vuole leccarmi i piedi. Ma non i miei piedini ben curati e profumati. Sporchi, dopo una lunga passeggiata in stivali di camoscio chiusi, vero cheri?. Come questi che indosso ora. lui vuole strisciare ai miei piedi puzzolenti, cos'è,  non ci credi  Alessia?
Si rivolgeva ad una bella donna, sia pur non più giovane che era in piedi al mio fianco: una giornalista televisiva molto pungente che un attimo prima mi sorrideva, ed ora mi fissava con un'aria indefinibile. Forse avrei dovuto dire una battuta divertente, forse avrei dovuto mettermi a scherzare sul rispetto della privacy. ma ero come ipnotizzato da quanto stava accadendo, anche se temevo che quella situazione poteva crearmi più di un problema. C'era la stampa, della gente importante e avevo idea che la Mistress volesse proprio mortificarmi davanti a loro.
   Dunque, schiavo..
Era chiaro che parlava con me..
- Ehi imbecille, parlo con te, mettiti in ginocchio, e avanza verso di me, lentamente... scusa Alessia, saresti così gentile da scortarlo prendendolo a calci nel culo, questo palloncino gonfiato.
Sembra incredibile ma mi ero inginocchiato da un attimo quando il primo calcio mi raggiunse. Naturalmente dovetti sfilare gli stivali alla Mistress e tutti videro che quei piedi adorabili  non vedevano l'acqua da un po'. Ma che mi avrebbe obbligato a toccarmi davanti a tutta quella gente, a mostrare il mio orgasmo prima di cominciare a leccarli dileggiato da tutti e sapendo che la notte sarebbe stata lunga, questo no che non potevo saperlo..

L' incontro con la Dea  scritto da slave Riccardo

Ecco, il momento tanto agognato, tanto sognato ed immaginato è ormai giunto…
L’emozione e la tensione mi prendono allo stomaco e, più di altre volte in cui sono stato chiamato ad affrontare una novità, una sfida, un qualcosa di non conosciuto e calcolato, mille pensieri mi pervadono il cervello annebbiando la mia capacità di ragionare.
E’ stato così per tutto il giorno; come fossi tornato ragazzino mi è stato difficile concentrarmi al lavoro, parlare normalmente con i colleghi, pensare a qualcosa che non fosse l’incontro…
Eppure non sarà la prima volta che La vedrò Ricordo ancora i primi scambi di e-mail, le prime “chattate”, la prima volta in cui sentii la Sua voce al telefono. Quella voce capace di attrarre la mia attenzione; il tono deciso, serio, educato ma perentorio.
E poi…quella prima opportunità concessami in una sala da tè del centro.
Fu un’attesa lunga, snervante, sofferta, ma credo l’intenzione fosse quella di mettermi alla prova, di spiarmi anche.
Ero teso come lo sono ora, emozionato, ansioso. Non fui molto loquace, ma ascoltai con attenzione cercando di non far troppo trasparire la mia assoluta o quasi inesperienza.

Credo non funzionò…Lei, altera, elegante, decisa riuscì a paralizzarmi e farmi sentire piccino fin dai primi momenti…
Sebbene io sia una sorta di feticista delle scarpe, degli stivali di certi indumenti, non ricordo quasi nulla di questi particolari; troppe sensazioni mischiate allora..
Ricordo le Sue mani, curate, precise nel muoversi e nell’afferrare la tazza…mani che speravo allora e spero ancora potranno intimare comandi, elargire carezze o punizioni severe.
Che importa! Quello è il passato, ora sono qui, davanti alla Sua abitazione; una casa singola  tra tante altre sconociute con un vialetto in fondo al quale forse troverò l'inferno, forse il paradiso, o forse entrambi mescolati in una incredibile molteplicità!
Ho seguito in maniera maniacale e fin nei minimi dettagli tutti i Suoi ordini; li ho ripetuti e ripensati durante tutto il tragitto che mi ha condotto fin qui.
Ecco, ho lasciato l’auto nel piccolo parcheggio esterno che mi ha segnalato; sono al cancello e sto per suonare.
Come ordinato dovrò percorrere il viale di ingresso a piedi senza guardarmi troppo in giro, senza rallentamenti o incertezze.
Credo sia l’ennesima prova; un modo per scrutarmi da lontano, misurarmi, capire se io sia degno di Lei e non sia un semplice indeciso fifone.
Si parte: il cancello ora è aperto, il viaggio comincia.
Ho percorso il viale senza indecisione alcuna, come ordinato, ed ora, dopo aver varcato la porta leggermente socchiusa mi ritrovo in una sala a piano terra..vedo le scale in marmo bianco e seguo nuovamente come un automoa i Suoi rodini!
Salgo lentamente dopo essermi sfilato scarpe calze scale..sento il freddo del marmo salire dai piedi lungo la schiena...si mischia con altri brividi!
Eccomi al piano giusto e davanti alla porta di una camera; una camera padronale!.
Cosa troverò? Sarà diverso da quanto sognato ed immaginato fin da ragazzo? Che importa…i pensieri si affollano, il cuore batte forte…
Ecco: tre colpi leggeri con le nocche sulla porta ed un flebile "eccomi Signora", come richiesto. Ora posso aprire la porta ed entrare, come ordinato.
Le luci sono soffuse…dritto avanti a me si apre uno spazio ampio...è una camera grande ma lo intuisco appena perché fatico a vedere.
Mi sforzo ed ora, dopo qualche minuto, i miei occhi cominciano ad abituarsi ed in fondo a questa sala riesco a scorgere una figura. E’ Lei.
Ne colgo appena le forme eleganti, le gambe accavallate, fasciate da quelli che mi sembrano gli stivali più belli che abbia mai visto. Forse dovrò lucidarli un giorno, forse non potrò che guardarli, così come non potrò che, soltanto, guardare Lei.
Le sue braccia sono appoggiate ai braccioli di quella che non sembra neppure una poltrona ma un trono; le Sue mani, dalle dita affusolate, sembrano impugnare leggermente le estremità di questi braccioli.
Avanzo ancora di qualche passo…
Mi sembra di scorgere i suoi occhi che mi scrutano, mi controllano, mi misurano…mi penetrano!
Ed ecco il mio sguardo si abbassa; inconsciamente so che deve essere così, che questo è il Suo volere.
Nel farlo posso osservare il tavolo  basso leggermente spostato sulla destra accanto a Lei.; ci sono degli oggetti su quel tavolo…parecchi oggetti.
Non riesco a distinguerli bene, ma immagino siano i Suoi strumenti di dolore, piacere, costrizione, “confinamento”…uno brilla più di altri…sembra una catena, la catena di un guinzaglio!
Vedo dei nastri, dei lacci, qualcosa che sembra un cappuccio…altro ed altro ancora…
E’ difficile ora pensare, capire, tentare di ragionare…in me c’è solo confusione, emozione, il classico “groppo” allo stomaco.
Vorrei alzare lo sguardo, i miei occhi vorrebbero guardare più su…vorrei capire, potendoLa ammirare, incrociare il bagliore dei Suoi occhi, capire cosa stia pensando di me…
Oso e nel lento risalire dello sguardo scorgo ancora le gambe immobili, gli stivali ed ora qualcosa che prima mi era sfuggito…un collare nella sua mano destra!
All’improvviso una voce, decisa, imperiosa: “ spogliati! Inginocchiati e volta le spalle verso di me…
ora comincio a capire…quel collare mi accompagnerà per parecchio tempo!




Governare il desiderio sessuale   scritto da slave Erezi

L ‘astinenza fortifica .  Fetishdea ben sa. Cosa ben diversa è fantasticare dallo sperimentare. Infinite volte ero stato viaggiatore siderale dentro la mia mente delle più indicibili perversioni .Un meccanismo di autodifesa, una naturale predisposizione all’inconcludenza , l’imprinting educativo fungevano da aurea protettiva . 
La vita è una serie di innumerabili porte che avresti potuto aprire o di cancelli che non avresti dovuto aprire. Passi il tempo a rimpiangere le prime quando ti trovi ad aver valicato irrimediabilmente qualcosa di terribile  che ti risucchia come una voragine apertasi improvvisamente sotto i tuoi  piedi trascinando con sé tutto il tuo passato, aprendo ferite che non saranno mai più sopite, colpendo affetti apparentemente incrollabili, distruggendo ogni certezza e sovvertendo il mondo, il tuo mondo. 
Un dolore al cuore, ma ormai è troppo tardi. Piuttosto il male lancinante e persistente  in mezzo alle gambe, l’impotenza e l’umiliazione : saranno il tempo e appunto l’astinenza a spingermi sull’orlo di un baratro e il mio Caronte si chiama  Fetish Dea : lo sguardo di ghiaccio sorveglia con puntiglio  che  la realtà viaggi, più veloce della luce, oltre i  miei  più onanistici desideri del passato.
 
Per il momento ancora  un radicato istinto di autodeterminazione ha impedito  al mio ego di piegarsi alle Sue imposizioni con il naturale trasporto di un vero schiavo, creatura che ha ormai annullato la propria identità ad unico vantaggio e beneficio della Padrona.
 Ma è solo questione di tempo . L’attrazione nei confronti di  un’altra persona si nutre naturalmente di un forte impulso sessuale e viceversa: maggiore è l’attrazione maggiore è l’ impulso che si genera , maggiore è l’impulso sessuale maggiore è l’attrazione che si schiude nei confronti dell’altra persona, nei confronti della Padrona, nei confronti delle persone, delle cose e anche delle azioni che la Padrona desidera siano polo d’attrazione , non importa quest’ultime quanto umilianti, degradanti e dolorose siano.
 E quale migliore strumento al fine  di accumulare un parossistico desiderio sessuale e governarne l’insoddisfazione secondo le implacabili leggi della Lady  ed a esclusivo Suo beneficio della stessa  se non  una Cintura di Castità ?
 Ora appare FetishDea ,  Dea unica ed onnipotente,  di una nuova religione che non conosce pietà e limiti .
 Avanza elegantemente  fasciata in un tailleur di seta nera  con fare ammiccante . Ormai da oltre un anno  mi trovo in una condizione inumana alla Sua mercè . Un riflesso condizionato mi piega le ginocchia e preme   sul mio dolore intimo .
 Con un cenno mi fa rialzare ,  un sorriso beffardo, una risata sardonica e con nonchalance mi viene mostrata la chiave che scandisce le mie ore, i  miei giorni..Oltre all’umiliazione di dipendere da Lei come una larva anche per i bisogni fisiologici, sono tormentato da uno stato di sofferenza continua in quanto la libertà, per così dire mi viene concessa , con magnanimità 2 volte al giorno, con costanza ad un’ora prestabilita, che non è questa però.
 Cosa mi aspetta ? La paura e la curiosità  fomentate dal Suo ambiguo silenzio e dalla Sua inaspettata presenza vengono inoculate in me come un potentissimo afrodisiaco e possono essere  miccia deflagrante per uno stato di eccitazione sessuale che mi sfibra da ormai un anno attentando pesantemente anche  al mio stato di salute mentale
 Sono sull’orlo, pronto a scoppiare come una bomba,  basta un nonnulla di qualsiasi cosa Lei decida debba essere catalizzatore del mio orgasmo, in definitiva sono stato trasformato da uomo a mera scatoletta meccanica:  basta un click di Fetish Dea per farmi funzionare o per fermarmi.
 In quest’anno di schiavitù sono stato innescato  più volte, ma ogni volta fermato, più volte al giorno intendo.
 L’orgasmo è un ricordo lontano, l’eiaculazione è un fenomeno erratico indipendente dal mio piacere, che non esiste più semmai  esiste solo il Suo piacere . Sono qui per questo.
 Lo scatto della serratura mi dà una sensazione di libertà ma deliberatamente stuzzicato dal Suo inebriante profumo sono ancora un millimetro più vicino al delirio e alla pazzia.
 L’indice imperioso mi soggioga e remissivo mi stendo supino sul gelido pavimento di marmo mentre la Dea con il suo incedere di femminile grazia mi sovrasta .
 Le Sue labbra si schiudono pregustando il piacere ed i Suoi incommensurabili  occhi si sgranano emettendo sadici bagliori E’ un attimo: dalla Sua mente percepisco la volontà e spalanco la mia bocca come un antro osceno. Lei si flette quanto basta , il fiotto prepotente  impala la mia bocca con millimetrica precisione  come una sciabola dorata che mi trafigge e  non lascia scampo violentandomi. L’orgasmo parte in contemporanea al primo zampillo del nettare divino ed è devastante; le sensazioni estatiche  saranno per sempre associate al perverso e all ‘osceno in un viaggio smza ritorno verso il  desiderio di  degrado ed abiezione al servizio della Dea. La avidità che  ne scaturisce  è tanta in me da farmi sembrare una lurida sgualdrina  nell’atto di soddisfare oralmente un sottile e lunghissimo fallo dorato che sta possedendo imperioso  la mia bocca.
 Ho il ventre pieno, sono esausto e singulto soffocato; la Dea mi domina dall’alto trionfante ed eccitata. Conscia che il Suo potere nei miei confronti è oramai illimitato,si scosta di quel tanto e con movenze sensuali  indica quale è ora mio dovere.
 L’eccitazione perenne minimamente  scarica annulla il disgusto o forse è essa stessa ricaricata dal piacere di soddisfare le richieste della Dea ?
 Mi chino con passione  e devotamente ripuliscono l’eccezionale quantità del mio sperma fresco che ricopre il prezioso marmo della stanza.. La mia lingua si fa serpente, il viscido materiale  si mischia nella mia gola latrina al liquido che ancora gorgoglia nei miei visceri.
 La maledetta chiave mi rinserra di nuovo nella mia prigionia senza fine.
 Fetish Dea si allontana raggiante pregustandosi la serata di pieno godimento con il proprio amante mentre a me incombe la solita pletora di doveri e fatiche senza fine proprie dello schiavo che non sono altro.
 
 

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